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28 luglio 2010
Miglio in salsa alla menta
Preparo spesso questa ricetta al lavoro e mi sono resa conto che non l'ho mai postata!
Ha un grande successo, generalmente piace a tutti e il profumino di menta è super azzeccato!
Io la uso con il miglio ma penso sia ottima anche per condire la pasta o il riso! Altrimenti si può spalmare sul pane perchè resta proprio cremosa (io ne faccio sempre un pò di più così ci scappa qualche tartina di antipasto!!) o al contratrio, diluito con un pò di acqua calda, diventa un'ottima zuppa vellutata!!
Provatela e fatemi sapere se vi è piaciuta!!
Ingredienti per 4:
280 gr miglio
150 gr spinaci
1 cipolla
1 cucchiaio di miso
2 cucchiai di olio e.v.o.
1 mazzetto di prezzemolo
20 foglie di menta fresca
1 foglia di alloro
sale
Cuocere il miglio in acqua bollente, poi scolarlo e metterlo da parte. Saltare la cipolla tagliata a dadini nell’olio, aggiungere gli spinaci, l’alloro e bagnare con un pò di acqua. Far cuocere 10 minuti poi aggiungere prezzemolo, menta e un pizzico di sale. Sciogliere il miso in un pò d'acqua tiepida e aggiungerlo al resto. A questo punto trasferire tutto in un recipiente e frullare con il minipimer.
Usare la salsina per condire il miglio!
Suggerimento: Sopra ci sta benissimo una grattuggiata di mandorle tostate!
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27 novembre 2009
Semifreddo di castagne su salsa di cachi ubriachi
Dolcetto cremoso per il compleanno del papà!
In realtà lui preferisce le torte mille strati alla crema...come dargli torto!! ma anche con questo dolcetto ci siamo degnamente allietati!!
Mi piacciono moltissimo le castagne ed anche i cachi...dolci frutti tipicamente autunnali! Stanno molto bene insieme, sia come contrasto di sapori che come colore. Punto forte di questo dolce è che è facilissimo da preparare e l'unico punto critico è l'uso corretto dell'agar agar...ma con un pò di pratica tutto riesce!
Ingredienti per 4:
250 gr castagne lessate
1 cucchiaio pieno di malto di riso
1 cucchiaio di cacao
latte di riso q.b.
2 cm di bacca di vaniglia (o un cucchiaino di vaniglia in polvere)
2 cucchiaini di agar agar in polvere
pizzico di sale
granella di nocciole o biscotti sbriciolati per decorare
per la salsa:
2 cachi maturi, privati dei noccioli
1 limone
1 cucchiaio di zucchero di canna
3 cucchiai di marsala o altro vino dolce q.b.
Preparazione:
Tritate finemente le castagne e mettetele in un pentolino. Copritele a filo con il latte di riso, aggiungete il sale, il malto e l'agar agar. Mescolate un pò poi aggiungete anche il cacao e la vaniglia. Fate andare a fuoco basso (deve prendere bollore) per 5-10 minuti.
Frullate il tutto con un frullatore ad immersione ottenendo una crema densa. Se non fosse densa, rimettetela sul fuoco aggiungendo un pò di amido di mais.
Prendete degli stampini "ribaltabili" e riempiteli con la crema. Poi metteteli a raffreddare in frigorifero.
A parte frullate i cachi con lo zucchero, il succo di un limone e il vino dolce fino ad ottenere una salsa leggermente montata, non proprio liquida.
Servite in ciotoline versando la salsa di cachi sul fondo e ribaltando lo stampino di semifreddo al centro.
Decorate con granella di nocciole o biscotti sbriciolati...e bon apetìììììì!!
23 agosto 2009
Canederli verdi con salsa alle nocciole
Buoni questi!!
Non ho mai mangiato i canederli tradizionali ma mi hanno sempre incuriosito...non li avevo mai preparati, ma l'altro giorno ci siamo ritrovati con una gran quantità di pane vecchio e per cambiare dalla solita panzanella ho deciso di provare questa ricetta. Perchè agli spinaci? perchè ne avevo un pò congelati...e dato che quando faccio gli spinaci in padella ci aggiungo un pò di nocciole tostate...ho pensato di condire i canederli con una besciamella leggera alle nocciole...ed è stata un'ottima idea!
Voglio provare anche una versione piu tradizionale con del seitan affumicato...magari in autunno, lasciandoli in brodo.
Ingredienti per 4 persone (5 canederli a testa):
250 gr pane vecchio
300 gr spinaci già cotti
2 cucchiai di farina o pangrattato
pepe
noce moscata
sale
olio e.v.o. q.b.
1 uovo finto (1 cucchiaio di amido di frumento sbattuto con un pò d'acqua e curcuma)
lievito alimentare in scaglie (facoltativo)
per la salsa:
50 gr nocciole
1 cucchiaio di farina
300 ml latte di soia
100 ml acqua
sale, pepe, noce moscata
Preparazione:
Tagliate il pane a pezzetti e fatelo dorare in padella con l'olio. Non ho calcolato la quantità dell'olio...regolatevi in base ai vostri gusti e diete varie! Poi mettetelo in una ciotola a raffreddare.
Tritate gli spinaci molto finemente e aggiungeteli al pane. Mescolate e aggiungete un pò d'acqua. Lasciate riposare 10 minuti poi, aiutandovi con le mani, spappolate il pane e amalgamatelo bene agli spinaci. Aggiungete ora anche la farina o il pangrattato (ora che ci penso io ho aggiunto anche un cucchiaio di fiocchi d'avena per aumentare la tenuta!) l'uovo finto, sale, pepe e noce moscata (abbondate!).
Una volta ottenuto un'impasto "polpettabile" formate degli gnocchi aiutandovi con due cucchiai.
Cuocete i canederli in acqua salata per 3-4 minuti, poi scolateli e lasciateli riposare qualche minuto prima di condirli.
Per la salsa: procedete come con una normale besciamella. Macinate finemente le nocciole con un macinino, in modo da ottenerne una pasta unta (e buonissima anche mangiata così....mmm). Aggiungete la farina, impastate un pò e mettete sul fuoco con un goccio di latte di soia. Quando il composto sarà liscio, aggiungete anche il resto del liquido (in questo modo non si formano grumi). Fate andare a fuoco basso per 10 minuti circa, finchè la crema non si addenserà fino a vostro gradimento. Calcolate che poi raffreddandosi la densità aumenta.
Aggiungete il sale e gli aromi ovvero pepe e noce moscata, e assaggiate.
Riponete 5 gnocchi per piatto a forma di stella, versatevi sopra abbondante besciamella e spolverate con lievito alimentare o un buon gomasio casalingo! Buon appetitoooooooooo!
19 aprile 2009
Ricette di Pasqua: crema al limone per colomba
Dolcetto Domenicale!
Le creme sono il mio punto debole, sia dolci che salate. Solitamente per dolci da forno come la colomba faccio delle creme a base di yogurt di soia fatto sgocciolare. E' buono, ma volevo cambiare e fare qualcosa di più veloce. Il risultato mi ha lasciata di stucco! Una crema velocissima e deliziosa! E' molto delicata percui risulta ottima sui dolci ma anche come ripieno per una crostata o una torta lievitata, con dei biscottini per la merenda, sulla frutta fresca come dessert estivo o anche semplicemente così, sbafato a cucchiaiate!! La mia versione è al limone ma si può fare anche all'arancia.
Ingredienti:
500 ml latte di riso e mandorle (io l'ho trovato, in assenza usate o quello di riso o quello di mandorle!)
2 cucchiai di farina di riso
2 cucchiai di malto di riso
1 cucchiaio di olio di mais (ne basta poco perchè già il latte di riso solitamente contiene olio di girasole)
buccia grattuggiata di 1 limone bio
pizzico di sale
pizzico di curcuma per colorare
Preparazione:
Lo strumento principe di questa crema è il minipimer ad immersione, affiancato da un cucchiaio con cui dovrete continuamente mescolare.
Mettete il latte in un pentolino e aggiungete il sale e l'olio. Frullate per emulsionare.
Aggiungete il malto e frullate. Quando comincia a bollire, aggiungete a pioggia la farina di riso, continuando ancora a frullare per evitare la formazione di grumi. A questo punto passate al cucchiaio: mescolate in continuazione e intanto aggiungete la buccia del limone e la curcuma.
Fate andare circa 10 minuti finchè non diventa un pò densa (non troppo perchè poi raffreddandosi addensa ancora di più).
Decorate a piacere, potete anche metterla in coppette individuali e servirla con delle mandorle sbriciolate e due biscottini...che delizia!!!!!
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13 aprile 2009
Menu di Pasqua: polpettine ai semi di girasole con salsa tartara
Come promesso, eccovi le ricette che ho proposto ieri per Pasqua!
La nostra tradizione familiare vuole una vagonata di antipasti, poi un secondo con contorno e i vari dolci.
Questa è la prassi a Natale, Pasqua e varie feste! Percui io mi sono buttata sugli antipasti anche perchè li preferisco ai secondi piatti, mi danno più l'idea della festa.
Ho cucinato tra sabato sera e domenica quasi 5 ore ma ne è valsa la pena! Abbiamo pappato praticamente tutto e quindi ringrazio le ricette della Sana Gola!
Gli antipasti che ho preparato:
- Polpettine ai semi di girasole con salsa tartara
- Lumachine agli spinacetti
- Quinoa primaverile menta e limone
- Cornbread con crema di ceci
- Crema dolce al limone e mandorle (per la colomba)
Da cosa partiamo? Io andrei in ordine sperando di non metterci una vita per postare tutto!
Ecco quindi le polpettine che secondo me sono state le più apprezzate...dovevo farne il doppio!
Ingredienti:
130 gr semi di girasole
3 cucchiai di pane raffermo
1 peperone rosso sbucciato e tagliato a dadini
Pangrattato
1 cipolla
1 spicchio di aglio (facoltativo)
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
2 tazze d'acqua
sale o shoyu q.b.
pepe q.b.
Soffriggete la cipolla tritata e l'aglio (io non l'ho messo perchè purtroppo sapeva di muffa e l'ho buttato tutto...ma anche senza agli erano squisite!) in 2 cucchiai di olio. Unite i peperoni e saltateli 5 minuti.
Tritate i semi di girasole con un macinino e poi uniteli in padella. Mescolate bene, aggiungete sale e pepe.
Unite l'acqua e portate ad ebollizione. Fate andare, mescolando, per una decina di minuti finchè l'acqua non si assorbe.
Versate il composto in una terrina, aggiungete il pane secco e il prezzemolo. Mescolate bene il composto per omogeneizzare gli ingredienti poi lasciatelo riposare almeno 15 minuti. Io ho preparato il composto la sera e poi ho fatto le polpette la mattina.
Formate, appunto, delle polpette con le mani umide e passatele nel pangrattato.
Potete sia passarle in forno a 180° per una decina di minuti come ho fatto io, sia farle dorare in padella con 2 cucchiai di olio e.v.o.
PER LA SALSA TARTARA:
130 gr tofu vellutato (io l'avevo normale, è andato bene comunque)
1 cuchiaio di aceto di mele
2 cucchiaini di acidulato di umeboshi (non l'avevo, buono anche senza!)
40 gr capperi dissalati
2 cucchiaini di senape
1 cucchiaino di malto di riso
3 cucchiai di olio e.v.o.
Preparazione:
Fate bollire il tofu in acqua per 5 minuti.
Mettetelo in un recipiente stretto e alto e unite tutti gli altri ingredienti. Frullate con un frullatore ad immersione aggiungendo latte di soia fino a raggiungere la consistenza desiderata ovvero cremosa, tipo una maionese.
Servitela in una ciotola colorata e intorno ponete tutte le polpettine!
SO GOOD!!
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8 aprile 2009
2° corso di cucina: Prima puntata
PRIMA PUNTATA
Eccoci qui, senza Anna purtroppo che è fuori forma e non ci sarà nelle prossime settimane... ci sentiamo un pò orfanelle senza la nostra macro-mamma ma il nuovo gruppo è così carino da farci abbandonare la anna-saudade! La prima serata è stata bellissima, iniziata con una sana introduzione alla cucina vegana e alle presentazioni reciproche; non si è cucinato molto tutti insieme perchè non c'era molto da "impastare" e hanno lavorato più le orecchie delle
manine...anche se armati (letteralmente! i coltellazzi della cucina
di Vimercate sono armi da samurai vere e proprie) di taglieri e lame si è iniziato in men che non si dica a tagliare a julienne le varie verdure come fanno i veri chef:
mano a "ragno" con pollice piegato all'interno e più "indietro" rispetto alle altre dita, che se ne stanno ben piegate in modo da far scorrere la lama sulle falangine per evitare amputazioni e tagli antipatici (chi scrive -greta- è finita al pronto soccorso più di una volta e ha sperimentato sulla sua pelle letteralmente cosa voglia dire sbagliare mira...).
Le verdure così tagliate son servite per la...
QUINOA CON VERDURINE
L'idea di proporre la quinoa, lessata e poi saltata in padella, non mi convinceva del tutto perchè mi pareva di proporre qualcosa di troppo "normale" che avrebbe potuto deludere i ragazzi, ma spesso mi son sentita chiedere indicazioni e insultare dopo i tentativi fatti a casa da parte di chi mi ha chiesto la ricetta, sicchè.. ho optato per la quinoa saltata! Intanto bisogna sapere che la quinoa non è un cereale,
anche se viene utilizzato come tale ed assimilato ai cereali(come il grano saraceno che è una graminacea), ma è della famiglia delle chenopodiacee come gli spinaci e la barbabietola. Ha più del 10% di proteine, tutti gli 8 amminoacidi essenziali e perciò preziosa per chi preferisce non mangiare prodotti animali (il valore nutritivo è simile a quello del formaggio ma senza grassi e colesterolo e senza che il sangue si acidifichi troppo ;D!), è ipocalorica, ricca di ferro, zinco, manganese e fosforo... ed è pure buona!!
Gli aztechi la mangiavano quotidianamente, ma sulle nostre tavole non si è ancora diffusa tanto da rendere intuitiva la cottura, che è rapida ed indolore!
INGREDIENTI per 4 persone affamate:
una confezione di quinoa 500 gr;
tamari e olio di sesamo q.b.;
verdure a piacere, noi abbiamo usato
cipolla;
broccoletti;
carote;
sedano rapa;
zucchina;
PROCEDIMENTO:
Far bollire l'acqua in una pentola, aggiungere una presa di sale integrale e buttare la quinoa, che deve cuocere dai 10 ai 15 minuti: deve rimanere croccantina e se notate che il cuore del semino rimane chiaro, non significa che sia rimasta cruda, è fatta così! Una volta spenta la fiamma, la si scola in uno scolapasta che abbia i forellini molto piccoli, altrimenti i semini se ne vanno tutti nello scarico del vostro lavello di casa. Raffreddate poi la quinoa sotto l'acqua fredda e fatela saltare nella padella in cui avrete fatto saltare le verdurine elencate sopra e tagliate rigorosamente con la mano "a ragno" (:DDD). Le verdure devono restare croccantine, non mollicce o spappolate, altrimenti la quinoa si "impasta", i chicchi rimangono tutti incollati e non è gustosa come dovrebbe! Condite a piacere con tamari e, se volete, con un filo di olio di oliva. Noi in padella abbiamo usato l'olio di sesamo, che fuma ad una temperatura molto elevata e quindi è l'ideale per i soffritti.
INVOLTINI DI FINTO POLLO
Grande classico di Fibra, vanno a ruba e si è quindi deciso di proporli al corso, danno molta soddisfazione e, nonostante le apparenze, sono di una facilità da non credere!
Ingredienti:
Due cespi di radicchio lungo (per ogni cespo contate una decina di foglie al massimo, quelle centrali son troppo piccole);
200 gr circa di granulare di soia, alias il finto pollo;
Rosmarino a piacere (noi abbiamo usato quello dell'orto di casa essiccato con tanto ammòre);
Uno spicchio d'aglio;
Olio di oliva q.b.;
Sale m.i. o tamari;
Pangrattato e/o fiocchi d'avena come aggolmerante;
Procedimento:
Sfogliate il radicchio senza rompere le foglie, lavatele e fatele cuocere a vapore (noi le abbiamo preparate in pentola a pressione col cestello, devono cuocere per qualche minuto) e fatele raffreddare bene prima di arrotolarle a meno che non abbiate le dita di amianto. Intanto fate rosolare a fiamma bassa il rosmarino, l'aglio e il finto pollo in una padellona in cui avrete versato un paio di cucchiai di olio di oliva (si soffrigge poco) per pochi minuti, per poi innaffiare il tutto con una bicchierata di acqua che serve a far "rinvenire" il finto pollo.
potete salare l'acqua prima o aggiungere il sale successivamente.
Una volta spenta la fiamma, aggiungete al finto pollo del pangrattato (noi si ama quello integrale, ma è troppo cruscoso e lega poco, quindi quello bianco) o dei fiocchi d'avena, che son preferibili per chi come Laura e Marisa non possono mangiare il frumento: il sapore è un po' più dolciastro ma il palato è contento lo stesso e lo stomaco ringrazia dato che l'avena è fra le cose più digeribili al mondo! Il composto deve risultare polpettabile, quasi gnucco, pastoso altrimenti si disfa; se non lo fosse, aggiungete acqua o pangrattato/fiocchi d'avena all'occorrenza! Se vi piace, del prezzemolo tritato non guasta.
Fate delle polpettine ovoidali che andranno riposte sulle foglie di radicchio: ogni foglia ben fredda deve essere allargata per bene, e la polpettina riposta dalla parte della costa del radicchio, la parte bianca per intenderci; si arrotola la foglia e voilà! L'involtino è pronto per essere messo in forno insieme ai suoi simili, su una placca rivestita di carta forno e spennellata di olio di oliva, per una decina di minuti a 180 gradi circa.
Eccoci qui, senza Anna purtroppo che è fuori forma e non ci sarà nelle prossime settimane... ci sentiamo un pò orfanelle senza la nostra macro-mamma ma il nuovo gruppo è così carino da farci abbandonare la anna-saudade! La prima serata è stata bellissima, iniziata con una sana introduzione alla cucina vegana e alle presentazioni reciproche; non si è cucinato molto tutti insieme perchè non c'era molto da "impastare" e hanno lavorato più le orecchie delle
manine...anche se armati (letteralmente! i coltellazzi della cucina
di Vimercate sono armi da samurai vere e proprie) di taglieri e lame si è iniziato in men che non si dica a tagliare a julienne le varie verdure come fanno i veri chef:
mano a "ragno" con pollice piegato all'interno e più "indietro" rispetto alle altre dita, che se ne stanno ben piegate in modo da far scorrere la lama sulle falangine per evitare amputazioni e tagli antipatici (chi scrive -greta- è finita al pronto soccorso più di una volta e ha sperimentato sulla sua pelle letteralmente cosa voglia dire sbagliare mira...).
Le verdure così tagliate son servite per la...
QUINOA CON VERDURINE
L'idea di proporre la quinoa, lessata e poi saltata in padella, non mi convinceva del tutto perchè mi pareva di proporre qualcosa di troppo "normale" che avrebbe potuto deludere i ragazzi, ma spesso mi son sentita chiedere indicazioni e insultare dopo i tentativi fatti a casa da parte di chi mi ha chiesto la ricetta, sicchè.. ho optato per la quinoa saltata! Intanto bisogna sapere che la quinoa non è un cereale,
anche se viene utilizzato come tale ed assimilato ai cereali(come il grano saraceno che è una graminacea), ma è della famiglia delle chenopodiacee come gli spinaci e la barbabietola. Ha più del 10% di proteine, tutti gli 8 amminoacidi essenziali e perciò preziosa per chi preferisce non mangiare prodotti animali (il valore nutritivo è simile a quello del formaggio ma senza grassi e colesterolo e senza che il sangue si acidifichi troppo ;D!), è ipocalorica, ricca di ferro, zinco, manganese e fosforo... ed è pure buona!!
Gli aztechi la mangiavano quotidianamente, ma sulle nostre tavole non si è ancora diffusa tanto da rendere intuitiva la cottura, che è rapida ed indolore!
INGREDIENTI per 4 persone affamate:
una confezione di quinoa 500 gr;
tamari e olio di sesamo q.b.;
verdure a piacere, noi abbiamo usato
cipolla;
broccoletti;
carote;
sedano rapa;
zucchina;
PROCEDIMENTO:
Far bollire l'acqua in una pentola, aggiungere una presa di sale integrale e buttare la quinoa, che deve cuocere dai 10 ai 15 minuti: deve rimanere croccantina e se notate che il cuore del semino rimane chiaro, non significa che sia rimasta cruda, è fatta così! Una volta spenta la fiamma, la si scola in uno scolapasta che abbia i forellini molto piccoli, altrimenti i semini se ne vanno tutti nello scarico del vostro lavello di casa. Raffreddate poi la quinoa sotto l'acqua fredda e fatela saltare nella padella in cui avrete fatto saltare le verdurine elencate sopra e tagliate rigorosamente con la mano "a ragno" (:DDD). Le verdure devono restare croccantine, non mollicce o spappolate, altrimenti la quinoa si "impasta", i chicchi rimangono tutti incollati e non è gustosa come dovrebbe! Condite a piacere con tamari e, se volete, con un filo di olio di oliva. Noi in padella abbiamo usato l'olio di sesamo, che fuma ad una temperatura molto elevata e quindi è l'ideale per i soffritti.
INVOLTINI DI FINTO POLLO
Grande classico di Fibra, vanno a ruba e si è quindi deciso di proporli al corso, danno molta soddisfazione e, nonostante le apparenze, sono di una facilità da non credere!
Ingredienti:
Due cespi di radicchio lungo (per ogni cespo contate una decina di foglie al massimo, quelle centrali son troppo piccole);
200 gr circa di granulare di soia, alias il finto pollo;
Rosmarino a piacere (noi abbiamo usato quello dell'orto di casa essiccato con tanto ammòre);
Uno spicchio d'aglio;
Olio di oliva q.b.;
Sale m.i. o tamari;
Pangrattato e/o fiocchi d'avena come aggolmerante;
Procedimento:
Sfogliate il radicchio senza rompere le foglie, lavatele e fatele cuocere a vapore (noi le abbiamo preparate in pentola a pressione col cestello, devono cuocere per qualche minuto) e fatele raffreddare bene prima di arrotolarle a meno che non abbiate le dita di amianto. Intanto fate rosolare a fiamma bassa il rosmarino, l'aglio e il finto pollo in una padellona in cui avrete versato un paio di cucchiai di olio di oliva (si soffrigge poco) per pochi minuti, per poi innaffiare il tutto con una bicchierata di acqua che serve a far "rinvenire" il finto pollo.
potete salare l'acqua prima o aggiungere il sale successivamente.
Una volta spenta la fiamma, aggiungete al finto pollo del pangrattato (noi si ama quello integrale, ma è troppo cruscoso e lega poco, quindi quello bianco) o dei fiocchi d'avena, che son preferibili per chi come Laura e Marisa non possono mangiare il frumento: il sapore è un po' più dolciastro ma il palato è contento lo stesso e lo stomaco ringrazia dato che l'avena è fra le cose più digeribili al mondo! Il composto deve risultare polpettabile, quasi gnucco, pastoso altrimenti si disfa; se non lo fosse, aggiungete acqua o pangrattato/fiocchi d'avena all'occorrenza! Se vi piace, del prezzemolo tritato non guasta.
Fate delle polpettine ovoidali che andranno riposte sulle foglie di radicchio: ogni foglia ben fredda deve essere allargata per bene, e la polpettina riposta dalla parte della costa del radicchio, la parte bianca per intenderci; si arrotola la foglia e voilà! L'involtino è pronto per essere messo in forno insieme ai suoi simili, su una placca rivestita di carta forno e spennellata di olio di oliva, per una decina di minuti a 180 gradi circa.
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26 ottobre 2008
Crema dolce di azuki
Ebbene...ancora dolci...! Ammetto che la foto non è il massimo...però non posso proprio fare a meno di condividere con voi questa ricetta squisita, curiosa e soprattutto sana!! L'ingrediente che andrebbe in questa crema ad accompagnare i fagioli è originariamente, il miele. Ovviamente nella versione che vi propongo si usa il malto (magari meglio se di mais o di grano poichè risultano più dolci). Ma perchè il miele con i fagioli?! Ovviamente, il miele è sempre meglio dello zucchero...perlomeno è un prodotto naturale. Ma c'è di più! I legumi hanno la proprietà di rallentare quello ke normalmente chiamiamo "il picco glicemico" provocato dal consumo di zuccheri semplici! Quindi se volete mangiare il miele (parlo per i non vegan ovviamente! questa ricetta è veramente un buon compromesso per non danneggiare il nostro organismo...ed è uno sballo!!
Ingredienti:
5 cucchiai colmi di fagioli azuki cotti (bolliti per 1 ora)
1 cucchiaio di malto
1 cucchiaio di crema di mandorle (oppure se non l'avete,1 manciata di mandorle ridotte in farina)
1 cucchiaio di latte di riso o altro latte vegetale per amalgamare
Niente di piu semplice: frullare il tutto benissimo. Se non vi piace trovare le bucce dei fagioli sotto i denti, passateli prima di frullarli con gli altri ingredienti. E' veramente una crema buonissima: provare per credere!! gnam!
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21 settembre 2008
Fusilli pesto e pomodorini e segnalazioni
Oggi oltre alla ricetta ho una bellissima segnalazione da fare. Mi è giunta voce, tramite vari giri, dell'esistenza di una bio pasticceria panetteria a Monza: FIBRA. Così ieri, armata di bicicletta, sono andata alla ricerca di questo posto. Mi ha fatto un'ottima impressione, quando sono arrivata non era ancora orario di apertura ma mi hanno fatta comunque entrare a sbirciare e chiacchierare! Oltre ad aver scoperto che la ragazza che gestisce il posto abita nel mio stesso paese (ma incredibile, è un paesino minuscolo!!!) sono rimasta piacevolmente sorpresa quando mi ha parlato della cuoca petulante, tippi tappi, la sana gola e cousine et santè...! Tutte cose/persone che conosco!
Già da tempo l'idea di lavorare nel campo o gestire un posto come questo che ha aperto a Monza è diventato un pò il mio sogno nel cassetto...stare 8 ore davanti a un computer fin'ora non mi ha dato molte soddisfazioni, mentre l'esperienza del VEGANCHIO (12 ore al giorno dietro ai fornelli) è stata una delle più belle della mia vita, nonostante l'enorme stanchezza! Non so come spiegarlo, ma la cucina vegan è qualcosa in cui credo veramente e ne vorrei tanto fare il lavoro della mia vita...non sarà facile, anzi per ora è da escludere...ma per il futuro io continuo a sperare :)
Bè, dopo questo "sfogo"...passiamo a una ricetta..anche perchè è quasi ora di pranzo!
Una ricetta molto semplice ma genuina e sempre buona. Il basilico risplende rigoglioso nell'orto e ormai è ora di far fuori tutti i pomodorini ciliegini raccolti...un giro al mercato a comprare gli anacardi ha completato la lista degli ingredienti necessari...e via a pestare!
Ingredienti per 2 persone:
150 gr fusilli integrali
60 foglie di basilico
2 manciate di anacardi
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie
2 manciate di pomodorini ciliegini
olio extra vergine d'oliva (qb)
Preparazione:
Preparate il pesto (io utilizzo un mortaio di marmo) pestando dapprima il basilico precedentemente lavato e asciugato. Aggiungete gli anacardi e l'aglio. Quando avrete ben sminuzzato il tutto aggiungete abbondante olio, finchè il tutto non assumerà la consistenza di una salsa. Unite anche il lievito alimentare e continuate a pestare fino a raggiungere la consistenza desiderata.
Bollite e scolate la pasta, conditela con il pesto e aggiungete anche i pomodorini ciliegini tagliati a metà e privati dei semi in eccesso. Mescolate bene in modo che anche i pomodorini si consiscano bene e con il calore della pasta si scottino.
Se gradite spolverate con un altro pò di lievito alimentare!
Semplice e sorprendentemente buono! :)
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12 luglio 2008
BUC! (e mini ricetta)
BUC! Ovvero...Batto Un Colpo! Ci sono, ci sono! Non mi piace lasciare il blog a se stesso, è vero che non cresce nè l'erbaccia nè la polvere...però si sa, un blog non aggiornato non è un blog! Per cui batto un colpo! Che succede, direte voi? Bè succede che lunedì scorso ho iniziato a lavorare! Sono pendolare a Milano, in ufficio fino alle 6 (quando va bene)...percui di tempo me ne rimane davvero poco, purtroppo! Spero di abituarmi ai ritmi al più presto per poter recuperare anche la normale l'attività del blog, ma per l'inizio non so quanto potrò tenerlo aggiornato e vi chiedo già scusa! Comunque ho una ricetta super veloce da proporvi (senza foto, abbiate pietà! =D ). E' una salsina, buona buona e semplicissima...ottima per condire le insalatone estive, per i crostini o come accompagnamento a del semplice tempeh o seitan.
Maionese di anacardi
Ingredienti per una ciotolina:
2 manciate di anacardi
succo di mezzo limone
1 cucchiaino di tamari
1 cucchiaino di senape
Preparazione:
Macinate gli anacardi nel macinino da caffè, il risultato dovrà essere una polvere morbidissima. Mescolate questa farina di anacardi con gli altri ingredienti e assaggiate. Se volete usarla per condire le insalate meglio allungarla un pò con altro succo di limone, latte di soia o anche solo acqua tiepida!
Maionese di anacardi
Ingredienti per una ciotolina:
2 manciate di anacardi
succo di mezzo limone
1 cucchiaino di tamari
1 cucchiaino di senape
Preparazione:
Macinate gli anacardi nel macinino da caffè, il risultato dovrà essere una polvere morbidissima. Mescolate questa farina di anacardi con gli altri ingredienti e assaggiate. Se volete usarla per condire le insalate meglio allungarla un pò con altro succo di limone, latte di soia o anche solo acqua tiepida!
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16 giugno 2008
Almondella (crema di mandorle alla carruba)
Sono due mesi che non posto una ricetta dolce...no dico...non è un pò troppo? Non è ora di rimediare?! Sto perdendo la mia reputazione di inguaribile golosa!! Provvediamo immediatamente!!
Ero a cena e...sbam...mi è venuta in mente questa ricetta, così dal nulla. Ho già provato a fare la nutella vegan con le nocciole...perchè non provare con le mandorle?! E invece del cacao, che è amaro...la carruba che addolcisce?!? L'esperimento ha avuto un ottimo risultato...e in più, con queste giornate di pioggia, qualcosa che addolcisca la colazione ci vuole!
Come vedete la foto non è mia, più che altro per pigrizia perchè la macchina fotografica è scarica e la devo ricaricare..! sooooorry :)
Ingredienti:
6 cucchiai di mandorle (o farina di mandorle)
2 cucchiai di farina di carruba
1 cucchiaino abbondante di malto
1 cucchiaio di olio di mais
latte vegetale q.b. (io ho usato quello di avena)
un pizzico di sale
Preparazione:
Tritate finemente le mandorle con un macinacaffè, mettetele in un pentolino con un cucchiaio di olio, un pizzico di sale e scaldatele mescolando. Aggiungete tre dita di latte per amalgamare il tutto, e unite anche il malto. Mescolare finchè il tutto si sarà sciolto. Quando il composto sarà ben caldo aggiungete la farina di carrube e mescolate continuamente finchè la crema si addenserà (la farina di carrube agirà da addensante). Mi raccomando mescolate perchè se no rischiate di bruciare tutto!
Quando la crema raggiunge la consistenza desiderata spegnete e inbarattolate! =) gnammmmm!
1 marzo 2008
Pizzoccheri al sugo di pistacchi
Mmmmm! I sughi cremosi mi piacciono da matti e questo è veramente delizioso e semplice da fare! Potete condirci quello che volete, io ho optato per dei pizzoccheri! :)
Ingredienti:
2 manciate di pistacchi freschi
un pezzetto di pane raffermo o pangrattato
latte di soia q.b.
1 cucchiaio di olio e.v.o.
1/2 cucchiaino di zafferano
1 spicchio di aglio
sale
Preparazione:
Mentre la pasta cuoce, tritate finemente i pistacchi con il pane raffermo. In una padella capiente fate scaldare un cucchiaio di olio con lo spicchio di aglio. Aggiungete i pistacchi tritati, mescolate bene e poi diluite con del latte di soia ( se non ce l'avete va bene l'acqua di cottura della pasta).
Fate andare per qualche minuto a fuoco medio finchè il sugo non si addenderà un pò.
Sciogliete lo zafferano in un poco di acqua di cottura della pasta e aggiungetelo al sugo. Aggiustate di sale e spegnete il fuoco.
Dopo aver scolato la pasta, fatela saltare insieme al sughetto per qualche minuto, a fuoco medio e.....pancia mia fatti capanna!! :)
Oggi insieme alla ricetta vi racconto una storiella! :)
Ieri pomeriggio mia mamma ha trovato in giardino un piccolo pettirosso con una zampina rotta.
La zampa era rotta già da tempo, l'avevamo notata già quando l'uccellino veniva a mangiare le bricioline nel nostro portico. Ieri però è rimasto intrappolato in un vaso con dentro dell'acqua e alla zampa aveva attaccato qualcosa, sembrava quasi un chewing gum! Povero piccino, tremava tutto dal freddo! Dopo averlo recuperato siamo andati da un veterinario il quale, purtroppo, gli ha dovuto togliere la zampina rotta...
Abbiamo tenuto il piccolino al buio per tutta la notte, senza disturbarlo...e inaspettatamente questa mattina era ancora lì, sveglio e piuttosto arzillo! Dopo averlo messo sotto il portico ci siamo piazzati dietro la finestra per osservarlo....bè, nel giro di due minuti è arrivato un altro pettirosso e sono volati via insieme, volteggiando tra loro come fanno le farfalle!
UUh, che storiella emozionante, mi scende una lacrimuzza! ghghgh! :) Speriamo che se la cavi!
Buon weekend a tutti!
24 febbraio 2008
Salsa di noci
Prima di tutto un commento sulla torta salata che ho nominato nel post precedente: è venuta buona, però sinceramente preferisco le torte salate con la mia solita sfoglia..dato che preferisco poca pasta e tanta verdura! Utilizzando la pasta del pane, che lievita, secondo me ne viene troppa.
Detto questo, passiamo a un gioiellino che ho scoperto da poco: la salsa di noci! In realtà la conoscevo bene e l'adoravo anche....ma dato che l'ingrediente fondamentale di tale salsa è generalmente la panna, era stata bandita dal mio palato molto tempo fa.
Ecco che però ogni tanto torna utile guardare la televisione: alla prova del cuoco ho carpito questo suggerimento per fare una salsa alle noci senza panna, ma ugualmente cremosa. Ebbene? Pane ammollato nel latte! così, semplicemente....è veramente una bomba, cremosissima! Sfido chiunque a capire che di panna non ce n'è nemmeno l'ombra. E' ottima sia con la pasta che su tartine varie....tenete conto che è piuttosto calorica ma con una bella passeggiata si bruciano anche i sensi di colpa! ;)
Ingredienti per 4 persone:
10 noci
1 tazza di latte di soia
mezzo panino
maggiorana o un misto di erbe aromatiche
un cucchiaino di olio di sesamo precedentemente scaldato su fiamma
un pezzetto di aglio
un pizzico di sale
Ammollate il pane nel latte per qualche ora, poi "scolatelo" e frullatelo con tutti gli ingredienti per un paio di minuti. A seconda del risultato proseguite in base ai vostri gusti: se preferite una salsa più fluida aggiungete ancora un pò di latte di soia oppure acqua di cottura della pasta, se la preferite piu densa aggiungete altre noci, pane o altro olio.
YUM YUM e ancora YUM!!
10 novembre 2007
Sugo di castagne
Se come me adorate le castagne con questo sughetto vi leccherete i baffi, garantito!! Come vedete io l'ho usato per condire del semplice riso nero ma sicuramente è ottimo anche con della pasta o altri cereali. A voi la prova!
Le quantità sono un pò a occhio, ve le dò per una persona poi vi tocca moltiplicare =D
Le quantità sono un pò a occhio, ve le dò per una persona poi vi tocca moltiplicare =D
Ingredienti per un piatto:
5 o 6 castagne già lessate
2 cucchiai farina di castagne
2 cucchiai latte di riso o soia non dolcificato
2 cucchiai acqua
1/2 cipolla tritata
olio di sesamo
1 pizzico di sale
Preparazione:
In un pentolino fate imbiondire la cipolla tritata finemente con un filo di olio di sesamo.
Aggiungete poi latte di riso e acqua, mescolate. Aggiungete anche la farina di castagne, setacciandola e mescolando bene per evitare la formazione di grumi. Tagliate le castagne lesse a pezzetti e aggiungetele al sughetto
Fate andare a fuoco bassissimo per 10 minuti continuando a mescolare, si formerà una crema
che tenderà un pò ad attaccarsi. Se si attacca troppo aggiungete dell'altro liquido.
Aggiustate di sale e condite quello che più vi piace!
2 maggio 2007
Ragù di seitan
Avevo un pò di seitan congelato da utilizzare e mi serviva proprio un bel pò di ragù per fare...non ve lo dico, lo vedrete domani quando posterò la ricetta! =D
Anche stavolta mi sono affidata al libretto "Vegan" per la preparazione..ma ho cambiato un pò gli ingredienti a mio piacimento! Parlando di libri, leggendo i post di Vera mi è venuta una voglia incontrollabile di ordinare e leggere tutti quei fantastici libri sulla cucina macrobiotica, vegan e crudista che continuo a vedere per la rete...prima o poi mi deciderò a cliccare quel magico bottoncino a forma di carrello!
Ingredienti:
250 gr seitan
1 cipolla
1 carota
1 pezzo di sedano (per il ragù lo posso anche tollerare..!)
1 spicchio di aglio
750 ml passata di pomodoro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco
olio extravergine di oliva
sale
Preparazione:
Far soffriggere aglio e cipolla tritati bene in un cucchiaio d'olio aggiungendo sempre un pò di acqua. Salare. Aggiungere carote e sedano tritatie far soffriggere per 3 minuti.
Aggiungere il seitan finemente tritato, lasciandola attaccare un pò al fondo della pentola. A questo punto sfumare con il vino bianco e lasciarlo vaporare tutto mescolando. Una volta che il vino sarà evaporato, togliere dal fuoco e far riposare 10 minuti mescolando di tanto in tanto.
Rimettere sul fuoco e aggiungere la passata di pomodoro e il concentrato. Cuocere per 30 minuti aggiungendo acqua calda o un pò di vino bianco nel caso il ragù tenda ad attaccarsi.
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