12 settembre 2007

Pacchettini del cavolo


Come promesso ecco una ricetta salata...anche se nuove idee per i dolci da colazione continuano a formarsi nella mia testolina alla velocità della luce...quindi, tenetevi pronti!
Erano secoli che volevo provare a fare i famosi involtini di verza, o di cavolo...finalmente trovo un cavolo in frigo e ho sotto mano del seitan...proviamo! Sono venuti davvero ottimi e saporiti, e poi io adoro il cavolo! Deheh dirlo così suona strano :D
Chiedo scusa per la foto...è venuta un pò mossa e...mi sono pure dimenticata di togliere gli stecchini! Che caduta di stile... :P

Ingredienti:
4 foglie di cavolo o verza
100 gr seitan al naturale
2 grosse manciate di fiocchi d'avena o di altri cereali
1/2 cipolla
2 pomodori secchi
5 o 6 olive (io ho usato le taggiasche che son piccoline, se le vostre sono grosse mettetene di meno)
2 cucchiaini di paprika
olio e.v.o.
lievito alimentare in scaglie (facoltativo)

Preparazione:
Fate rinvenire i pomodori secchi bollendoli pochi minuti in acqua ( è anche una misura di sicurezza...non si sa bene chi li ha toccati, dopo tutto!). A parte scottate le foglie di cavolo per qualche minuto, finchè diventano flessibili e quasi trasparenti.
Nel frattempo tagliate il seitan a pezzetti e rosolatelo con un filo di olio per qualche minuto in una padella, assieme alla cipolla precedentemente tritata. Aggiungete anche la paprika e un pò d'acqua. Aggiungete poi i fiocchi d'avena e lasciate che si ammorbidiscano nel sughetto creato.
Tagliate a pezzetti le olive e i pomodori secchi e poneteli nel frullatore. aggiungete il seitan preparato, con l'avena e le cipolle. Tritate il tutto finchè non otterrete una consistenza omogenea.
Scolate le foglie di verza e farcitele con il ripieno, formando dei pacchettini che andrete a chiudere con uno stuzzicadenti. Rosolate i pacchettini in padella con un filo di olio per 10 minuti, finchè si doreranno in superficie. Aggiungete un pò di lievito alimentare in scaglie e servite! YUM!

Mi sto avvicinando alla filosofia macrobiotica...ho preso un libro che inizierò a leggere a breve e spero di riuscire a capirci qualcosa, dato che l'argomento mi sembra vasto e articolato! Se non ho capito male, il seitan è piuttosto yang mentre l'avena è ben equilibrata tra yin e yang, quindi questo piatto è adatto a chi, escludendo dalla propria dieta alimenti di origine animale (come me), rischia di accumulare un eccesso di energia yin.

2 commenti:

Jenni Shortt ha detto...

te lo volevo già dire... Adoro la cucina macrobiotica fatta bene e per bene intendo quella dei ristoranti "Un punto Macrobiotico" sparsi un po' in tutta Italia. Leggendo le tue ricette, vegan ma sempre "salutari" ho sempre pensato fossi una mancata "macrobiotica"... sei mai andata in uno di questi ristoranti? Sono sicura che ti piacerebbe molto. Ce ne sono vari in tutta italia, tu dove abiti? Presto tornerò a quello di Reggio per dare una mano e ho intenzione di scattare un po' di foto e raccontare tutto sul mio blog.

Magie Vegan ha detto...

ho sentito parlare di quei ristoranti, un punto macrobiotico, ma non li ho mai provati! Io abito vicino a Milano, penso che ce ne siano in zona! Mi chiedevo se anche la catena "ristohsawa" è macrobiotica...sai, dal nome!